mercoledì 13 marzo 2013

Il beffardo destino di Helmut Duckadam

Duckadam - Finale CC 1986
L'8 Maggio 86 il (discutibile) Corriere dello Sport titolò in prima pagina: SUPERMAN E' RUMENO ! La sera precedente a Siviglia il Superman in questione, Helmut Duckadam, aveva vinto da solo una Coppa dei Campioni parando 4 rigori al Barcellona. Evento storico (oltre che assolutamente straordinario per modalità) visto che fu la prima vittoria nella competizione di una squadra del Blocco Orientale. ll 28enne baffuto rumeno aveva stregato il mondo volando su tutti i penalty avversari, quasi come guidato da una calamita che dalle mani attirava il suo corpo
verso il pallone nemico. Duckadam torna in patria da Eroe e con una Mercedes nuova di zecca donatagli da Re Juan Calrlos, che nella Romania di Ceausescu era piu o meno come possedere oggi uno shuttle. Ma la gloria dura poco e la vicenda entra nel paradosso. Poche settimane dopo il portiere sarà costretto ad interrompere bruscamente la sua carriera, ironia della sorte proprio per un problema alle mani. Problema serio al punto da rischiare addirittura l'amputazione. Il referto medico parla di una grave forma di trombosi che ne compromette il pieno utilizzo ed il prosieguo dell'attività agonistica. Ma come spesso accade nelle storie aldilà del muro, c'è un sottile velo di mistero che a distanza di anni (sebbene le numerose smentite del diretto interessato) desta dubbi ed interessi. Galeotta fu la Mercedes, come detto lusso spropositato in quegli anni in Romania, ed i lussi spropositati spesso portano guai, in particolare se è Valentin Ceausescu (figlio del dittatore Nicolae) a metterci gli occhi sopra. La leggenda narra che Valentin non abbia preso bene il duro rifiuto di Duckadam di cedergli il dono del Re di Spagna, ed abbia inviato contro l'eroe di Siviglia una squadraccia si sgherri con l'obiettivo di rompergli le mani. Quelle stesse mani che nei giorni precedenti avevano fatto sedere la Romania sul tetto d'Europa.
Magari è una versione fantasiosa, ma si sa, quando si insinua la serpe del dubbio è difficile poi stabilire una versione definitiva, anche di fronte alle ripetute smentite dell'interessato.
Fatto sta che Duckadam non tornerà più ai livelli della finale. Riuscirà a scendere nuovamente in campo (frase abusata in altri ambiti in questo periodo) tre anni dopo, nell'89 (in coincidenza? con la caduta del  regime di Ceausescu), , in una realtà minore, ma non aveva nè l'età, nè la voglia, nè le possibilità fisiche di tornare ad essere quello di un tempo. Oggi Helmut è il presidente della stessa squadra cui regalo la Coppa Campioni, la Steaua Bucarest, certo i tempi sono cambiati, ed il team della capitale naviga nella mediocrità del calcio europeo, senza apparenti possibilità di portare mai a casa un titulo, ma visto come è andata a finire, caro Helmut, non possiamo augurarti di meglio.

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